dalla pagina web de “The Focusing Institute”
Le istruzioni del Focusing consentono un accesso diretto a una conoscenza di tipo corporeo che di solito resta in ombra. Tutti hanno un’impressione corporea delle situazioni della propria vita, ma è probabile che non si fermino a esplorarla in profondità. Questo luogo contiene una vasta riserva di conoscenza implicita. Contiene più aspetti impliciti di quanti sia possibile elencare separatamente.
Nel Focusing avvengono micro-evoluzioni, cambiamenti inattesi nel modo di percepire e definire la situazione su cui stiamo lavorando. Il cambiamento a sua volta apre nuove possibilità di azione, e stimola a ricercare informazioni delle quali non si sapeva di avere bisogno. Le possibilità vanno oltre le alternative già note. L’intero quadro si trasforma. Dove all’inizio c’era solo una tenue impressione corporea, emerge un complesso tessuto di fattori, eventi, condizioni e domande non ancora poste.
La maggior parte delle persone registrano questa impressione corporea semplicemente come una vaga sensazione di benessere o di disagio. L’impressione corporea è spesso sfumata (non intensa come un’emozione) per cui si stenta a credere che possa portare da qualche parte.
Al di sotto dell’impressione corporea immediatamente accessibile, c’è una zona oscura che si percepisce fisicamente. Di solito occorre un po’ di esercizio per raggiungerla ed entrarci dentro. Sulle prime, questo “qualcosa di oscuro” può assomigliare a un anonimo muro grigio o una superficie di gomma: indubbiamente presente, ma privo di connotati. Può non sembrare promettente. Grazie ad alcuni gesti di attenzione corporea, che è possibile insegnare, si apre. Ciascun passo del Focusing provoca un piccolo movimento interno che può essere percepito fisicamente, a riprova del suo effettivo svolgimento. A questo livello di profondità, la conoscenza ancora inarticolata diventa accessibile.
Una particolare applicazione del Focusing riguarda il processo decisionale, in ambito professionale o di fronte a scelte di tipo personale. Prendere una decisione richiede di aver presenti non solo i fatti già chiari ma anche quelli che all’inizio sono soltanto impliciti. E’ possibile imparare a conservare il materiale rilevante e scartare il superfluo.
Quando vi accediamo direttamente, scopriamo che il corpo umano possiede un ordine assai più sofisticato di quanto suggerisca la nostra cultura o il linguaggio quotidiano. Dietro la consueta gamma di emozioni, sentimenti, ricordi, immagini, percezioni e pensieri, c’è la zona oscura direttamente percepita. Quando questa si apre, scopriamo un processo continuo molto più organizzato. E che implica invariabilmente l’emergere di possibilità sempre nuove.
Il Focusing implica un processo di “valutazione organica” che esula dai limiti della formazione culturale. Dalla “congruenza interna” scaturiscono azioni nuove.
Cosa offre il nostro training:
-
Imparare a prendere contatto con il “margine oscuro” dell’impressione corporea
-
Imparare a rendere stabile l’impressione corporea affinché non scomparia dopo qualche attimo. A questo livello il tempo non è più lo stesso. Quello che nel corpo sembra un tempo molto lungo è solo mezzo minuto di orologio
-
Cosa fare una volta che si è capaci di passare del tempo “al margine”. Nel nuovo spazio che si apre si possono fare molte cose.