di Mary Lawlor, ostetrica e trainer di Focusing
traduzione di Nicoletta Corsetti
Salve. Negli ultimi venti anni ho esercitato la professione di ostetrica privatamente effettuando parti a domicilio ed ho studiato ed insegnato il Focusing dal 1985. Nel mio lavoro uso tutto il tempo la pratica del Focusing e l’approccio filosofico che sta alla sua base. Il Focusing mi aiuta a realizzare i miei veri obiettivi di ostetrica.
Alla base della pratica del Focusing c’è la consapevolezza che la natura di un essere umano è orientata al progresso, che per ogni individuo il prossimo passo corretto nella direzione della crescita e dello sviluppo è implicito in lui stesso nel momento presente, e aspetta solo di essere svelato. Nelle sue ricerche degli anni ’50 e ’60, Eugene Gendlin ha potuto osservare ed identificare il processo interno di cambiamento che è presente in ognuno di noi. Imparando il Focusing, diventiamo capaci di sperimentare coscientemente questo processo in noi stessi; siamo in grado di percepire i momenti di cambiamento e di sentire il sollievo che si produce quando qualcosa dentro di noi cambia e si muove. Impariamo anche a seguire questo processo in un’altra persona. Prendendoci cura di noi stessi e degli altri nel modo proprio del Focusing, impariamo a conoscere, a rispondere e ad avere fiducia nell’esperienza di questo processo orientato alla crescita, sia in noi stessi che negli altri. Impariamo a prestare attenzione a questa esperienza in un modo che permette di sperimentare il cambiamento sia a noi stessi che alle persone con cui lavoriamo. In base a questa visione del processo di cambiamento umano, possiamo offrire all’altro atteggiamenti e risposte tali da facilitare il dispiegarsi del suo processo, senza aver bisogno di insegnargli sistematicamente il Focusing e neppure di menzionarlo. Questa esperienza e comprensione del Focusing è alla base del mio modo di utilizzare il Focusing nel lavoro.
Parte del mio lavoro come ostetrica consiste nel dare istruzioni e consigli alle donne con cui lavoro. Ma il mio compito più importante è quello di aiutare le donne ad entrare in contatto con il loro livello istintuale più profondo. Questo è il livello con cui una donna ha bisogno di entrare in contatto per partorire e prendersi cura del bambino, ed è un livello che spesso va perduto nella nostra attuale cultura del parto. Le donne sperimentano una paura indotta culturalmente, una disumanizzazione dell’esperienza del parto causata dall’uso eccessivo della tecnologia ed una scarsa fiducia nell’innata capacità di partorire per la istituzionalizzazione del parto.
Il Focusing può essere d’aiuto nella pratica in molti modi.
In una visita prenatale possiamo chiedere: “Come stai? Come stai in questo momento con tutto quello che comporta l’essere incinta?” Possiamo invitare la donna a prendersi un minuto per verificare dentro di sé, per vedere come sente la sua condizione. Quindi la ascoltiamo attentamente e ripetiamo le parole con cui ha descritto la sua esperienza, in modo che lei possa avere con questa un contatto più profondo.
Quando una donna deve prendere una decisione o fare una scelta possiamo dirle: “Come si sentirebbe nel tuo corpo se tu …….(scelta A o scelta B)……..?“ Di nuovo, la invitiamo a prendersi un minuto per verificare dentro di sé. Di recente una mia cliente, che aveva una gravidanza del tutto normale, sperimentava una forte ma indefinita sensazione di ansia per il bambino. Si tormentava non sapendo decidere se fare o no un’ecografia per vedere come stava il bambino. Sentiva che avrebbe dovuto smettere di preoccuparsi senza bisogno di fare l’ecografia ed era contraria alle ecografie per principio. Facendo ricorso al Focusing, ho potuto dirle: ”Come si sentirebbe nel tuo corpo se facessi un’ecografia?” Immediatamente ha detto, ”Oh, sarebbe un tale sollievo!” Verificando quale fosse la sua sensazione corporea della situazione, comprese subito quello che doveva fare. In quel caso venne fuori che c’erano problemi per il bambino che non avevamo potuto scoprire con un normale controllo prenatale e quella preoccupazione di madre si rivelò fondata.
Un’altro esempio del potere di questo modo di verificare qual’è la sensazione corporea di una situazione, è quello di una madre che aveva difficoltà a trovare una soluzione all’insonnia del suo bambino durante la notte. Aveva letto molte teorie contrastanti e ricevuto molti consigli da familiari ed amici su come far dormire di più il bambino. Il suo stress aumentava e si sentiva sempre più confusa riguardo a se fosse giusto dormire con il bambino e se gli stesse dando una cattiva abitudine intervenendo subito appena piangeva. Ascoltai tutto il suo racconto ed alla fine le chiesi: ”Se controlli dentro di te quello che senti riguardo a tutto questo: che cosa vuoi fare?” Dopo un minuto mi disse, “Quello che si sente scorretto è non dormire con il mio bambino. Lo voglio vicino a me”. Quando percepì questo nel corpo, si sentì sicura su quello che voleva fare e la confusione svanì.
Durante il travaglio del parto, uso spesso l’approccio del Focusing e quando una donna è in un momento difficile, le dico: ”Visto che questa esperienza è così impegnativa adesso, che cosa, nel tuo corpo, si sente che andrebbe bene fare per te?” Quando verifica dentro di sé, la donna spesso trova quello che la aiuta ad andare avanti. Per esempio: richiedere un tipo specifico di assistenza, stare un po’ di tempo da sola, uscire, fare un bagno oppure usare qualche tipo di immaginazione per sopportare le contrazioni. Non abbiamo modo di sapere dal di fuori quello che farà la differenza per lei. Possiamo provare diverse cose per darle aiuto, ma quando qualcosa proviene dalla sua intelligenza corporea, l’aiuterà immediatamente.
Questi sono soltanto alcuni esempi di come il Focusing può essere utile nella pratica dell’ostetricia e può favorirne gli obiettivi. Nel corso di questi anni, la pratica del Focusing e dell’ascolto ha reso più profonda la mia abilità di stare con un’altra persona in un modo che può fare la differenza per lei e per la sua esperienza. Cerco di portare con me ad ogni parto questo atteggiamento di ascolto aperto. Il tipo di attenzione propria del Focusing che offro alla donna durante il parto, spesso costituisce l’essenza di quello che faccio per rendere questa esperienza positiva per lei.